Tetsuya Mizukami, classe 1981, dopo l'esperienza presso Mount Fuji Architects Studio, inizia la sua attività professionale e da subito i suoi meriti gli permettono di ricevere diversi premi nelle categorie design/architettura e numerose pubblicazioni sulle riviste di settore. La sua metodologia è incentrata sulle relazioni che l'edificio instaura con il territorio, con gli edifici esistenti, tra le funzioni interne ed è un processo che replica in tutte le sue progettazioni.
Nel lavoro a lui più caro, il Community Mall for all Generation (2015) nella prefettura di Miyazaki, esalta l'importanza del cortile, come spazio utile per portare luce e aria nell'edificio ma soprattutto come spazio generatore di relazioni.
Iniziamo con la prima domanda per rompere il ghiaccio: come lo prendi il tè?
Bevo il tè tutti i giorni, lo bevo spesso quando voglio rilassarmi.
Ad oggi quale ritieni essere il tuo lavoro più significativo e rappresentativo del tuo approccio progettuale? C'è un progetto che ritieni emblematico per raccontare chi sei?
Se dovessi scegliere un progetto tra tutti i lavori che ho svolto finora, sarebbe il Community Mall nella via dello shopping Aburatsu nella città di Nichinan, nella prefettura di Miyazaki. È un centro comunitario che svolge un ruolo importante in quanto si pone come obbiettivo la rivitalizzazione di una strada in declino dove sono presenti diversi lotti liberi.
Ho rinnovato la struttura in acciaio dell'edificio, che era stato edificato inizialmente come supermercato.
“Con la riduzione dell'edificio si crea un cortile”, questo è stato il mood generale del progetto.
Il cortile ha diverse funzioni:
1. Serve per portare luce e aria nei corridoi e nelle strutture commerciali chiuse.
2. Divide in due un grande edificio, in modo che possa essere assegnato a due diverse funzioni: un luogo di incontro e un ristorante. Di conseguenza possiamo mantenere bassi i costi di gestione, facilitando così il funzionamento della struttura.
3. L'area dell'edificio è stata ridotta, segmentando le due funzioni per evitare la restrizione della superficie interna e che ha reso possibile utilizzare una grande quantità di specialità locali, a basso costo.
4. Il cortile permette di valutare il potenziamento nei lotti vacanti esistenti, per una migliore pianificazione urbana, per la via dello shopping in futuro.
5. Aprire il territorio delle aziende private alla città come un'infrastruttura pubblica, rimuovendo così i confini del sito e praticando la pubblicazione di beni privati.
Poiché l'architettura è esistente, è necessario considerare cosa significa creare un cortile e se si tratta di un progetto transitorio. Questo approccio è comune a tutti i miei progetti. Mi interessa il confine tra l'interno e l'esterno dell'edificio, la convivenza con altri che non rientrano nel mio ambito progettuale e anche l'omogeneità e i margini (vuoto). Anche l'ultimo lavoro, "NODA NO KODOMOEN", è un'architettura che mostra chiaramente ciò che penso.
Quale ritieni essere un progetto (di altri) determinante per il tuo percorso professionale? Chi ritieni essere il tuo maestro o un riferimento importante per il tuo lavoro?
È il Dipartimento di Human Environmental Design, Lab Studio Building - completato nel 2005 - dal professor Yoshio Uchida. L'edificio è stato realizzato sulla base dei temi, che il professore da molti anni studia, della “tecnologia che sopporta la quantità” e della “teoria della riparazione”.
Si tratta di un edificio ristrutturato che presenta una copertura sul cortile, che era in origine il tipico cortile di un edificio scolastico in disuso. È un'architettura esemplare per la struttura didattica.
Quale ritieni essere la direzione per l'architettura giapponese della casa per il futuro?
I cambiamenti climatici, l'invecchiamento della popolazione, l'evoluzione delle nostre abitudini quotidiane dovute alla pandemia, quali mutamenti possono influenzare gli spazi dell'abitare per il domani e in che modo?
Spero che la pandemia sia un'opportunità per le persone di rendersi conto di ciò che è essenziale e naturale. Ad esempio, la vita moderna separa nettamente l'interno dall'esterno ed è controllata dal condizionamento meccanico dell'aria. Credo che sia più vantaggioso vivere in un ambiente che presenta diverse peculiarità, come l'ambiente naturale, piuttosto che essere confinati in un ambiente creato dall'uomo.
A causa dei problemi reali della diminuzione della popolazione e del reddito, penso che si dovranno promuovere interventi di ristrutturazione piuttosto che procedere alla nuova costruzione di case e valutare anche il fatto che le persone vivono tra loro con soggetti di generazioni differenti, piuttosto che con ristretti nuclei familiari. Da ultimo, penso inoltre che ci dovrà essere più condivisione che proprietà individuale.
Tetsuya Mizukami Architects
1981 Born in Fukui, Japan
2003 Bachelor of Engineering in Architecture, Toyo University/ Worked for Environment Design Atelier Office
2004-2006 Worked for WORKSTATION Office
2009-2013 Worked for MOUNT FUJI ARCHITECTS STUDIO Office
2013 Established Tetsuya Mizukami Architec & Associates
2014- Teaching at Toyo University
2017- Teaching at Musashino Art University
mail: mail@tetsuyamizukami.com URL: https://tetsuyamizukami.com/
Comments